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Docente

Claudia
Coli

Recitazione e obiettivi della scena

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Biografia

Claudia Coli si diploma nel 2001 presso la scuola del Teatro Stabile di Genova e continua la sua formazione in Francia allo Studio Pygmalion e in Italia presso il Centro Teatrale Santa Cristina diretto da Luca Ronconi. Ha debuttato sul palcoscenico nel 2000 al Teatro di Genova nello spettacolo “I reverendi” diretto da Jerzy Stuhr. Si trasferisce a Roma dove lavora nel teatro e nel cinema. Nel cinema esordisce nel 2001 in “Le parole di mio padre” di Francesca Comencini, presentato al Festival di Cannes. È stata candidata al Premio Ubu nel 2003 come Nuova attrice (under 30). Tra i suoi lavori cinematografici ci sono “Il fuggiasco” di Andrea Manni e “Io e lei” di Maria Sole Tognazzi. In televisione ha recitato in “Amanti e segreti” e “Medicina generale”. Ha partecipato a diversi progetti teatrali sotto la regia di Valerio Binasco, Gianni Lepre, Patrice Chéreau, Renato De Maria, Massimo Castri, e altri.

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Metodo

Il percorso inizia con un training fisico mirato a sviluppare consapevolezza corporea ed emotiva, utilizzando la musica per stimolare i sensi. Successivamente, vengono introdotte tecniche di recitazione attraverso “Dialoghi semplici”, analizzando le battute per identificare obiettivi che si traducono in azioni da interpretare. Questo approccio si concentra sulle azioni come tentativi di raggiungere uno scopo, evitando interpretazioni artefatte basate solo sul personaggio o sull’emozione. Il metodo include l’individuazione dei bisogni interiori dell’attore, trasposti poi nel personaggio, con un’ulteriore fase di analisi di testi complessi tratti dalla drammaturgia contemporanea e film, culminando in simulazioni di provini a seconda del livello della classe.

Obiettivi formativi

Grazie al tipo di lavoro proposto l’allievo sarà in grado di:

  1. Superare le proprie timidezze e i propri blocchi, agendo nella verità della scena e delle emozioni senza essere limitato dal giudizio altrui.
  2. Mettere in atto le correlazioni tra parola e azione, corpo ed emozione all’interno di una scena.
  3. Essere autentico e concentrato durante un’Azione eliminando l’ansia da prestazione nei confronti pubblico che sta guardando il suo lavoro.
  4. Attivare quel tipo di concentrazione che permette di rimanere in connessione con se stessi e di ascoltare il partner anche di fronte a un pubblico o a degli esaminatori.
  5. Fare chiarezza circa i propri obiettivi scenici relativamente ad una data scena.

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